La corretta applicazione metodologico-didattica delle linee  esposte richiede una formazione costante e approfondita da parte dell’insegnante, al quale sono richieste specifiche competenze linguistiche e psico-pedagogiche, sensibilità didattica, apertura alla ricerca in campo professionale e  tecnologico.
Nuovi mezzi di insegnamento e di apprendimento applicati alla tecnologia, stanno  infatti occupando un posto crescente nella pedagogia e nelle scelte didattiche, che  sempre di più  si basano su una combinazione, scientificamente organizzata, di materiali e mezzi; in tale contesto l’insegnante diviene elemento cruciale di mediazione tra alunni, conoscenze, abilità e media.
Il processo pedagogico, quando vuol essere globale, fa quasi sempre ricorso a svariati mezzi complementari, secondo la regola dell’alternanza.

Un unico mezzo, il più delle volte, risponde, solo a un obiettivo parziale; diventa dunque essenziale ricorrere a una combinazione equilibrata di mezzi, e ricorrervi il più spesso possibile.

Ecco la necessità di predisporre un Progetto online che possa offrire a insegnanti e alunni un mezzo di apprendimento interessante motivante e efficace per un approccio ludico alla lingua italiana che possa divenire la base di futuri sviluppi.

Obiettivi formativi – Obiettivi didattici
Questa prospettiva educativa e formativa deve guidare l’insegnante a scegliere gli interventi  didattici più idonei al gruppo classe, tali da far conseguire a tutti gli allievi gli obiettivi programmati nell’ambito linguistico-espressivo, valorizzando le diversità e le risorse individuali e promuovendo buone opportunità di apprendimento per tutti. Ecco che allora diventano sostanziali gli obiettivi formativi, coerenti con quelli didattici e a essi trasversali, per creare una complementarietà produttiva per gli studenti.

Rapporto “interattivo” fra docente e discente
Il nodo cruciale nell’attività didattica non è quello di individuare gli obiettivi, ma di realizzarli attraverso la mediazione coerente dell’insegnante, che si pone nei confronti degli allievi in modo tale che non si creino contraddizioni tra le mete prefissate e il proprio comportamento.
Per esperienza si può osservare che si stabilisce sempre un rapporto direttamente proporzionale tra il tipo di approccio relazionale dell’insegnante e gli esiti conseguiti dagli allievi.
Si rende allora necessario instaurare tra docente e discente un rapporto “interattivo”, che preveda sì lo scontato apporto di conoscenza, guida, controllo e modello che il docente deve offrire, ma dall’altra parte faccia scaturire nello studente fiducia, responsabilità, creatività e graduale autonomia di comportamento e di giudizio.
Questi, che a prima vista possono apparire aspetti secondari dell’attività didattica, si rivelano supporti essenziali del lavoro in classe, perché aiutano a rimuovere resistenze e ostacoli di fondo che “disturbano” psicologicamente l’allievo, predisponendo un “terreno” utile, ove realizzare la duplice finalità di fare apprendere una lingua straniera educando contestualmente alla convivenza serena e democratica nell’ambiente scolastico e sociale.